Come orientarsi nell'offerta dei rubinetti da bagno: 4 aspetti fondamentali

Focus

February, 2022

Dalla selezione del tipo alle considerazioni funzionali, dai materiali alle tecnologie: ecco come orientarsi nella scelta dei rubinetti da bagno.

La scelta dei rubinetti bagno non è banale. Tutt’altro. Eppure, quando ragioniamo sull’arredamento della prossima casa, quando decidiamo di ristrutturare il bagno o ci rendiamo conto che quelli in uso sono segnati dal tempo, scegliere i giusti rubinetti bagno è improrogabile.

Ma come fare? In che modo conciliare le esigenze funzionali a quelle estetiche? Come accertarsi che il prodotto risponda ad esigenze di durabilità e innovazione?

Eccezion fatta per il design, che condiziona l’acquisto ma risente di valutazioni soggettive, tutto sta ad approfondire il tema, andando oltre la superficie del prodotto. Perché se è vero che il fine è sempre lo stesso, i materiali, la tecnologia e l’impatto innovativo possono condizionare fortemente la funzionalità del prodotto, la qualità dell’erogazione, i consumi e la durata nel tempo.

Più che limitarsi ad elencare le differenti tipologie di rubinetti bagno, vale quindi la pena affrontare il tema a tutto tondo, partendo dalle basi per poi approfondire temi di innovazione tecnologica, di design e materiali.

Rubinetti bagno, che tipo scegliere?

La prima considerazione relativa ai rubinetti bagno riguarda la scelta del tipo: monocomando, bicomando o miscelatore termostatico?

Le differenze tra il primo e il secondo sono sotto gli occhi di tutti. Il monocomando è il più diffuso e si contraddistingue per l’unica leva che regola contestualmente (agendo sugli assi verticale e orizzontale) sia la portata del flusso, ovvero l’intensità di erogazione, sia la temperatura dello stesso. La qualità dei componenti che formano il miscelatore, nonché l’adozione di tecnologie avanzate (come il controllo automatico della temperatura), hanno un impatto straordinario sulla resa finale. Pensiamo infatti a quanto è difficile – in alcuni casi - ottenere la temperatura giusta e mantenerla tale durante l’erogazione, tenendo conto che alla variazione del flusso corrisponde solitamente anche uno scarto di temperatura. Resta comunque il grosso beneficio di poter regolare con una sola mossa entrambi i fattori (portata, temperatura) e, limitatamente alla temperatura, poterla mantenere stabile anche per le erogazioni successive.

Il miscelatore bicomando punta a creare una perfetta sinergia tra il fascino del passato e lo stile contemporaneo. È il classico rubinetto con doppio comando per l’acqua calda e l’acqua fredda, dalla cui miscelazione (manuale) dipende la temperatura e la potenza del getto. Può essere monoforo, a due, tre fori e con diversi tipi di uscita dell’acqua. Tra i rubinetti per il bagno, il bicomando è quello che ha la maggiore esigenza di qualità dei componenti, senza la quale è più difficile ottenere la miscelazione corretta. Inoltre, a differenza del monocomando la temperatura e la portata vanno impostate manualmente ad ogni erogazione.

Se assistito dai giusti materiali, da componenti di prim’ordine e da un progetto all’altezza, il miscelatore bicomando può dare grandi soddisfazioni. Un primo aspetto da valutare è la manovrabilità dei comandi, che deve essere estremamente fluida e morbida per permettere regolazioni fini: modelli di riferimento, come Lira, risolvono il problema attraverso l’adozione di un vitone ceramico di altissima qualità, che garantisce fluidità alle operazioni ed estrema durata nel tempo.

Il miscelatore termostatico è sinonimo di comodità e sicurezza. Tecnicamente, è un’evoluzione del tradizionale monocomando pensata per permettere una regolazione fine della temperatura, a disassociarla dalla portata del flusso e a favorirne la stabilità, da cui consumi in calo e sicurezza aumentata. Grazie al miscelatore termostatico, particolarmente utile e diffuso negli ambienti doccia e vasca da bagno, è possibile impostare una temperatura ideale (in gradi) e mantenerla tale anche per gli utilizzi successivi, gestendo unicamente l’intensità del flusso. L’aspetto degno di nota è proprio il disaccoppiamento di flusso e temperatura, che invece sono strettamente connessi nei monocomando: qui, una cartuccia termostatica si assicura che la temperatura resti stabile indipendentemente dalle variazioni del flusso.

In quanto espressione di innovazione tecnologica, molti miscelatori termostatici sono dotati di sistemi di sicurezza antiscottatura, che limitano la temperatura ad un massimo di 38 gradi e interrompono il flusso se l’erogazione di acqua fredda non è garantita. Inoltre, spesso hanno limitatori di portata, che incidono fortemente sui consumi idrici. In prodotti selezionati, come nel nostro Thice, aggiungiamo anche la tecnologia a corpo ghiacciato, che isola la superficie esterna lasciandola sempre fredda. Un grosso vantaggio soprattutto in presenza di bambini.

Alla definizione del tipo di rubinetto bagno vanno poi aggiunte altre considerazioni (parimenti importanti) relative alla qualità delle guarnizioni, al trattamento dei materiali, alla qualità della produzione e dell’assemblaggio, nonché alla disponibilità di ricambi e alla garanzia, che nei prodotti di elevata qualità raggiunge anche i 5 anni. Banalmente, il peso del prodotto può essere un indizio di qualità.

Materiali: ottone e acciaio si contendono il podio

Tradizionalmente, i rubinetti bagno sono fabbricati in ottone, una lega di rame e zinco sottoposta ad un processo galvanico di cromatura che conferisce loro robustezza nonché il tipico aspetto lucente e moderno. L’ottone è un punto fermo della rubinetteria poiché è (relativamente) semplice da lavorare potendo essere termoformato, a differenza dell’acciaio. Tutto ciò permette anche maggiore versatilità sotto il profilo estetico e di design: usando l’ottone non ci sono limiti alle forme del manufatto, che può assecondare tutte le tendenze di design, allinearsi alla perfezione con lo stile dell’ambiente e rappresentare la visione dei designer. Sulla qualità del prodotto finale incidono anche le tecniche di finitura e di trattamento superficiale, che possono renderlo non sono attraente, colorato e lucente, ma anche resistente nel tempo. Vi rientrano i rivestimenti in Physical Vapour Deposition (PVD) e le caratteristiche antigraffio e antiusura dei modelli più pregiati.

Alternativa all’ottone è l’acciaio, ovvero una lega di ferro e carbonio. Meno comune rispetto all’ottone, specie per i rubinetti bagno, rappresenta una tendenza interessante per il presente e il futuro della rubinetteria.

I suoi benefici sono noti ai più. Tra questi, la resistenza meccanica e chimica occupa il gradino più alto del podio, il cui prezzo da pagare è un processo produttivo più complesso rispetto a quello dell’ottone. L’acciaio non può essere sottoposto a un processo di termofusione, pena la perdita delle sue caratteristiche peculiari. Ciò obbliga a complesse lavorazioni di scavatura per raggiungere forme moderne e attraenti.

Design, alla ricerca della forma perfetta

I rubinetti bagno moderni nascono per conciliare forma e funzione. Il design rappresenta il 50% dell’esperienza e guida la scelta del prodotto. Optare per una rubinetteria da appoggio o da parete, per esempio, risente in modo netto di considerazioni di armonia estetica con l’ambiente bagno, senza contare le preferenze e i gusti personali.

Troviamo così prodotti che, con le loro forme squadrate e le geometrie precise, rappresentano perfettamente l’essenzialità e il minimalismo, così come rubinetti moderni, affusolati e di classe, nonché miscelatori bicomando che ci ricordano dello stile di un tempo e si abbinano alla perfezione con un design dai toni vintage.

Difficile fornire consigli vincenti in un ambito dominato dalle tendenze soggettive, se non quello di valutare attentamente l’armonia con gli altri elementi del bagno e della casa. Da valutare sono le forme e le finiture: i marchi più prestigiosi possono contare su prodotti che rappresentano la visione dei grandi designer e che, di conseguenza, si differenziano in modo netto dalle forme tradizionali e standardizzate del rubinetto bagno. Le capacità tecnico-produttive dell’azienda, la voglia di innovare e gli investimenti in ricerca e sviluppo abilitano poi delle lavorazioni superficiali ad hoc, rivolte a donare un ulteriore tocco di colore, di lucentezza e di personalità al prodotto.

Il successo passa dal continuous improvement

L’innovazione e la capacità di migliorare continuamente sono prerogative di pochi. Quei pochi che poi vincono le partite. Questo vale in tutti gli ambiti, e la rubinetteria non fa eccezione. La ricerca e lo sviluppo di soluzioni innovative, pratiche, resistenti e durevoli plasma il prodotto ideale per il proprio bagno.

Ma come la si vede la capacità innovativa di un marchio e di un prodotto? Dalle sue funzionalità, per prima cosa: l’apertura del flusso in acqua fredda, i limitatori di portata, le cartucce che rivoluzionano la struttura dei miscelatori tradizionali, l’utilizzo di rompigetto in grado di ridurre i consumi anche oltre il 50% e molto altro, tra cui i sistemi di sicurezza dei rubinetti termostatici e la tecnologia a corpo ghiacciato di cui si è detto.

Migliorare continuamente significa lottare per la sostenibilità ambientale e contro gli sprechi. Aprire il flusso in acqua fredda azzera le emissioni (involontarie) di anidride carbonica; le cartucce di qualità consentono di raggiungere velocemente la temperatura ottimale; l’utilizzo di posizioni di apertura multiple evita di aprire eccessivamente e sprecare acqua. Il tutto va coordinato con l’adozione di processi produttivi tecnologicamente avanzati e il più possibile digitalizzati. I risultati sono la riduzione (o l’azzeramento) dei materiali di scarto e un’agilità produttiva che permette di assecondare le esigenze del mercato, fornendo prodotti sempre migliori e di maggiore qualità.